Rassegna Stampa
L'OZIO Ristora
BY FOOD & WINE Italia
Lo Zio d’America cambia musica in cucina e diventa L’Ozio Ristora.
Lo storico indirizzo di Talenti, quartiere periferico di Roma che fece da scenario per i primi passi di Rino Gaetano, accoglie lo chef Dino De Bellis e cambia nome alla tavola.
Fino agli anni Cinquanta Montesacro era una zona rurale alla periferia di Roma, fatta di vallate verdi e di pascolo agricolo. Poi, i fratelli Talenti, in accordo col Comune che doveva loro dei soldi, iniziarono a costruire le basi di un nuovo quartiere. Così, in pochi anni, Talenti è diventata una zona caratterizzata da palazzine basse circondate da ampi spazi verdi e strade larghe, tra le quali c’è via Ugo Ojetti. Proprio tra queste strade si trasferì dalla Calabria un giovanissimo Rino Gaetano che, insieme a uno sconosciuto cantautore americano che si faceva chiamare Bob Dylan, negli anni Sessanta cercava di esibirsi al Folkstudio di Trastevere.
Questa era la Roma in cui, in via Ojetti, è nato Lo Zio d’America: un nome che nell’immaginario collettivo rimanda tuttora al “parente ricco” simbolo dell’emigrazione italiana verso gli Stati Uniti, dove molte persone speravano di fare fortuna.
Lo storico indirizzo di Talenti, quartiere periferico di Roma che fece da scenario per i primi passi di Rino Gaetano, accoglie lo chef Dino De Bellis e cambia nome alla tavola.
Fino agli anni Cinquanta Montesacro era una zona rurale alla periferia di Roma, fatta di vallate verdi e di pascolo agricolo. Poi, i fratelli Talenti, in accordo col Comune che doveva loro dei soldi, iniziarono a costruire le basi di un nuovo quartiere. Così, in pochi anni, Talenti è diventata una zona caratterizzata da palazzine basse circondate da ampi spazi verdi e strade larghe, tra le quali c’è via Ugo Ojetti. Proprio tra queste strade si trasferì dalla Calabria un giovanissimo Rino Gaetano che, insieme a uno sconosciuto cantautore americano che si faceva chiamare Bob Dylan, negli anni Sessanta cercava di esibirsi al Folkstudio di Trastevere.
Questa era la Roma in cui, in via Ojetti, è nato Lo Zio d’America: un nome che nell’immaginario collettivo rimanda tuttora al “parente ricco” simbolo dell’emigrazione italiana verso gli Stati Uniti, dove molte persone speravano di fare fortuna.